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La lupa dal manto candido si accingeva a trovare un boccone, tanto per stuzzicare l'appetito in quella lunga e noiosa giornata. Una leggera brezza fresca accarezzava il pelo della giovane lupa che aveva appena cominciato a seguire una traccia; pareva un coniglio o un piccolo roditore. Sarebbe stato perfetto. Pose il naso sul terreno che quasi divenne una cosa sola con questo e cominciò a seguire la scia. Ogni tanto alzava ritte le orecchie al cielo, in attesa di qualche rumore che potesse rivelare la posizione della piccola preda; ma tutto taceva quel pomeriggio. Arrivò, infine, ad un lago in cui il sole si specchiava completamente e rimase lì ad osservare quello spettacolo: il luccichio del sole sull'acqua, l'aria fresca e pulita.. Tutto ciò le sembrava troppo tranquillo. Si trasformò in umana e si diresse verso la riva, camminando a grandi falcate. . -
Lupa bianca.
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Mi ero allontanata dal branco per fare una passeggiata. Allontanata era una parola "grande". Sentivo sempre lo sguardo attento di Gin e Sam su di me. Non ero più una cucciola.. ora ero diventata una lupa adulta.. non riuscivo a comprendere tutta questa paura.
Momenti come questi sono davvero necessari. Pensai felice mentre camminavo, odorando la zona circostante.
Iniziai a camminare , gli odori del bosco mi sferzavano il naso.
La terra, completamente bianche per la neve, al mio passaggio si sollevava come un mulinello di polvere bianca.
Questa sensazione mi ricordava la mia prima esporazione.
Ad un tratto iniziai a correre , sentivo le zampe forti e sicure , avevo l'impressione che potessero portami ovunque ma come iniziai a correre mi bloccai. Un odore. Un lupo. Rimasi in allerta continuando a camminare, cercando di capire la sua posizione.SPOILER (clicca per visualizzare)Ti dispiace se ruolo in prima persona?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Per me puoi ruolare anche in 4° XD
Mise le mani in tasca, assaporando quel momento in cui la brezza fresca le carezzava dolcemente i capelli. La neve le arrivava quasi alla caviglia, ma questo non era un problema per lei. Ci era nata fra le nevi. Tutto ad un tratto le sue orecchie captarono qualcosa, girò lo sguardo in varie direzioni fino a quando capì che quel rumore non era altro che un lupo; o meglio una lupa. Si stava aggirando fra quelle parti come lei, magari stava seguendo la sua stessa traccia... Non lo sapeva, rimase lì in attesa, a studiarne le fattezze.. -
Lupa bianca.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Ahah Va bene
Non avevo mai fiutato quell'odore. Doveva essere una lupa -si me ne ero accorta dopo poco- nuova da queste parti.. forse era appena arrivata! L'idea che fosse del nostro branco nemico mi fece rimanere in allerte. "Non avrebbero mai fatto un passo così sciocco. Non possono essere loro. Un approccio diretto e pacifico.. o subito guerra?" mi ritrovai a pensare e molto silenziosamente avanzai.
Era vero che poteva essere una lupa che necessitava di aiuto. Il branco del Nord aveva come obiettivo di aiutare tutti i lupi o più in generale, gli animali sul pianeta.
Mi girai e notai una sagoma alle mie spalle. Sam, mio fratello.
-Non posso mica lasciare andare la mia sorellina.- Senza lasciarmi il tempo di ribattere, sparì correndo verso il luogo dove probabilmente era la nuova arrivata.
Sam, un lupo dal manto nero e bianco, non passava di certo inosservato in mezzo a tutta quella neve. Decisi di seguirlo, molto lentamente.. -
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La lupa si stava avvicinando, ma al suo odore ne seguì un altro. Questa volta era un lupo, del colore bianco e nero, che spiccava in quella distesa bianca. Rimase tranquilla con un atteggiamento pacifico, non voleva cominciare a fare la scontrosa appena arrivata. Tornò a studiare il lago che in quel periodo era molto freddo. Sarebbero serviti pochi minuti in quella distesa gelata per morire di ipotermia. I due lupi si avvicinavano sempre di più e si sentiva dal rumore delle loro zampe nella neve; si trasformò nuovamente in lupa e tutto quello che si riusciva a distinguere erano i suoi due occhi azzurri. Il manto candido della lupa si mimetizzava al meglio. . -
Lupa bianca.
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Subito, quello che notò Sam, fu il colore del manto della lupa. L'aveva distinta solamente quando si era avvicinato abbastanza. Candito come sua sorella Aku. Avrebbe detto che fossero della sua stessa famiglia, se non fosse che il capobranco, aveva una striatura scura sul dorso. Mi fermai immediatamente, lasciando che andasse avanti lui. Per una volta volevo vedere quello che avrebbe combinato.
Sam avanzò lentamente, senza lasciar intendere nessun segno di scontrosità.
Rimanendo ad una distanza di sicurezza, si limitò semplicemente a chiedere: -Non vogliamo disturbarti, abbiamo semplicemente sentito un odore di un altro lupo e siamo venuti a controllare... in pochi entrano in questo territorio.-
Non specificò che si trattava del territorio del branco. Voleva vedere se ne era a conoscenza.. -
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Erano due lupi, due fratelli. Una era candida ma dagli occhi ambrati l'altro invece aveva un manto più scuro, tendente al nero con qualche sfumatura bianca. Rimase pacatamente a studiarne le fattezze, osservando il loro atteggiamento pacifico; non erano in cerca di guai. Probabilmente facevano parte dello stesso branco. -Non mi disturbate affatto, faccio parte anch'io del branco del Nord. Sono nata in queste terre.- disse con tono piuttosto silenzioso, come se stesse parlando esclusivamente con i due giovani. Un vento freddo smosse il pelo dei lupi; sembrava avesse finito la sua conversazione, ma non era così -Mi chiamo GreyMoon. Posso sapere i vostri?- disse infine lei, mentre un fiocco di neve le cadeva sul naso, sciogliendosi. Alzò lievemente gli occhi al cielo carico di neve e osservò che tra poco avrebbe nevicato fortemente. . -
Lupa bianca.
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Sam rimase per un attimo perplesso. Non era a conoscenza che questa lupa facesse parte del branco. Poteva essere entrata a farne parte in un altra zona.. ed ora si era incontrata con il branco centrale.
In quel momento avanzai, con delicatezza. -Quindi sei una nuova arrivata, è un piacere incontrare dei nuovi membri.- risposi con un tono molto calmo. -Comunque, lui è Sam, mio fratello mentre io.. sono Aku. Se sei nel branco devi aver sentito parlare di me no?-.
Era normale che fosse a conoscenza che tenesse il ruolo di capobranco. Alzai anch'io gli occhi. Neve. Presto sarebbe arrivata una nuova bufera. -Meglio spostarci. Seguici fino alla tana, li saremo al sicuro.-. -
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Notò la perplessità dei due giovani lupi e sorrise curiosamente; molto probabilmente loro non ne erano mai venuti a conoscenza per qualche futile motivo o per dimenticanza. Affondò un pò le zampe nella neve, capendo che la giovane lupa dagli occhi ambrati era la capobranco Aku. Oh Aku, ne aveva sentito le prodezze. -Certo, ti conosco bene.- annuì con assoluta pacatezza; la neve aveva cominciato a scendere fitta e le proposero diseguirla fino alla tana. Non se lo fece ripetere due volte e così si avviarono, mogiamente e con fatica verso la tana. . -
Lupa bianca.
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Mi venne quasi da sorridere. Immaginavo che mi conosceva.. si erano sicuramente sparse delle voci sul mio conto. Gli dissi di tornare insieme alla tana, anche perché non volevo essere colta impreparata da una bufera di neve.. potevano anche essere mortali. Iniziai a camminare verso la nostra tana mentre Sam lanciava delle occhiate per vedere la nuova lupa incontrata, stava cercando di capire che tipo fosse, il suo carattere. Voleva sicuramente proteggermi al meglio. Ne ero sicura. . -
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La neve aveva cominciato a cadere rovinosamente sulla testa dei tre lupi; a soste, i mulinelli delle stelle bianche differenziavano la lieve nevicata alla fitta bufera. Lei vi era abituata al gelo, al freddo, alla fame.. Non era un problema per lei quella piccola spolverata di neve -Vi conviene muovervi ragazzi, la neve fa brutti scherzi.- disse con attenzione a doveva metteva le zampe. Spesso la neve nascondeva buche prodotte da animali nella terra, e a volte queste potevano essere mortali per chi vi inciampava dentro. Presto o tardi arrivarono alla tana, che era già coperta da qualche centimetro di neve; attese che la capobranco e il fratello facessero il primo passo, essendo solo una lupa del branco non poteva prendere iniziative a modo suo. . -
Lupa bianca.
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La bufera di neve stava lentamente prendendo forma. Per un attimo guardai il cielo, questa volta sarebbe stata molto forte. Me lo sentivo proprio. A quel commento, girai la testa. Sapevo molto bene che era pericoloso.. potevano esserci anche delle buche molto profonde e sarebbe potute essere mortali. Velocizzai il passo senza rispondere finché non arrivammo alla tana: una piccola grotta. Li dentro saremmo stati al caldo. Annunciai a tutti la presenza della nuova lupa, con un molto molto gioioso. . -
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La capobranco presentò la lupa al resto del branco, con tono gioioso. Probabilmente erano felici che tra loro si fosse unito un altro membro a loro. Amava quel branco come una parte di lei, l'avevano accolta come una figlia. Arrivarono finalmente alla tana, una piccola rientranza di roccia ricoperta sul terreno da pagliericcio ed erba secca; sarebbero stati al riparo dalla neve e dal vento gelido. Vi entrò con passo felpato e silenzioso, ma prima di entrare, scosse velocemente il pelo per togliere tutta la neve che si era posata su questo. Appena fu abbastanza pulita dalla neve, si stese in un angolo e chiuse leggermente gli occhi; le dolevano le zampe e i polpastrelli, ma tutta la stanchezza che aveva non la sentiva neppure, il ricontro con il branco la riempiva di una gioia silenziosa, che teneva solo per sè. . -
Lupa bianca.
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Non riuscii a capire se era felice di essere entrata nel branco oppure no. Forse.. lei era una lupa che non mostrava le sue emozioni.. non avrei dunque interferito ulteriormente.. visto anche che l'avevo appena conosciuta. Mi limitai a guardare e mi andai a sdraiare contro il muro, sul mio solito posto mentre la nuova arrivata cadde subito nel miro della piccola Star.
La cucciola, insieme ai suoi fratelli, erano stati salvati da una morte certa. Subito, Star le si avvicinò, iniziando a giocare con la coda. Decisi di osservare il comportamento della lupa prima di intervenire.. -
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Dopo pochi minuti le si avvicinò una cucciola insieme ai suoi fratelli; dicevano che fossero stati salvati da morte certa. Stava giocherellando con la sua coda, come viene spontaneo ad ogni cucciolo con un adulto. La osservò sorridendo lievemente. Lei amava i cuccioli. Avvicinò il naso a quello della piccola per studiarne meglio il colore degli occhi e la spontaneità che emanavano. Quando i due nasi si toccarono chiese alla cucciola -Come ti chiami, piccola?- chiese con tono dolciastro, che riservava solo ai cuccioli. .
Lo specchio di Luna |
